IL PEPERONE DOLCE DI ALTINO OASI DI SERRANELLA
Posted on 18 luglio 2016
Di colore rosso intenso, la sua caratteristica principale è quella di avere i frutti rivolti verso l’alto, da cui il nome dialettale “a cocce capammonte”, (a testa in su). Il peperone dolce d’Altino o di Serranelle è caratteristico del territorio tra i fiumi Sangro e Aventino in particolare dei comuni di Altino, Roccascalegna, Bomba, Casoli, Archi ed Atessa in provincia di Chieti. È un prodotto riconosciuto dalla regione Abruzzo ed inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali o minori, nonché recentemente anche Presidio Slow Food.
Come premesso nel precedente articolo su questo mio blog, eccomi a parlare di
“Tipicità d’Abruzzo & Contorni” ™,
lo faccio iniziando, casualmente, da questo caratteristico prodotto, inserito da tempo memorabile a pieno titolo in svariate preparazioni gastronomiche della cucina abruzzese .. e non solo…… “Il Peperone dolce di Altino – Oasi di Serranella”.
Nel volume “Origine e storia delle piante coltivate in Abruzzo” a cura di Aurelio e Giuseppe Manzi si può trovare una citazione storica datata 1752 in cui si fa riferimento ad un atto notarile di compravendita in cui la pianta viene citata con il nome di “peparoli”. Nello stesso testo si racconta che nella vallata del Sangro i peperoni dolci essiccati venivano polverizzati all’interno di grossi mortai di legno denominati “piloni”. La polvere di peperone così trovava largo consumo come condimento per la pasta oppure per la preparazione di insaccati, un utilizzo rimasto in gran parte immutato.
Il seme è lo stesso da più di 150 anni. Proviene da piante madri sane selezionate da quelle coltivate nel territorio di riferimento.
La specie capsicum annuum è caratterizzata da una grande eterogeneità di forma, pezzatura e colore della bacca. Il quale contiene una discreta quantità di zuccheri, è ricco in particolare modo di vitamine C (il triplo di quella contenuta negli agrumi), ma contiene anche elevate quantità di vitamina A, di Calcio, di Fosforo e di Potassio. Il frutto possiede anche un notevole potere eccitante della secrezione gastrica.
Di colore rosso intenso quando ha raggiunto la maturazione, la sua caratteristica principale è quella di avere i frutti rivolti verso l’alto, da cui il nome dialettale ‘a cocce capammonte’. Viene solitamente utilizzato come aroma negli insaccati della zona (salsicce, ventricina, ecc.) o anche come ingrediente di varie ricette tradizionali come con la pasta con aglio, olio e peperoncino, con la pizza e ‘ffójje’, con le sarde salate, con le uova (peparuole e ove) con i legumi e come condimento per la pasta in una preparazione a base di peperone, lardo fresco e aglio appena soffritti.
Il suo sapore caratteristico è dovuto alla presenza di un alcaloide chiamato Capsicina.
Sono comunque in via di sviluppo studi sulle potenziali applicazioni in vari campi delle sostanze contenute nel peperone dolce di Altino trito, quali preziosi antiossidanti naturali, oggi conosciute a livello intuitivo.
Infatti, grazie alla funzione antisettica, il peperone ha caratteristiche di “lunga conservabilità” che ne giustifica l’utilizzo in quantità significative in molteplici insaccati.
Il suo utilizzo si presta inoltre a numerosi utilizzi in campo gastronomico e nelle più tradizionali ricette della cucina abruzzese. A tal proposito esiste un’Associazione che si occupa proprio della Tutela del “Peperone Dolce di Altino – Oasi di Serranella” con lo scopo dichiarato di mettere in campo azioni di valorizzazione del prodotto e tra le iniziative più importanti che l’Associazione di Tutela organizza ogni anno verso la fine del mese di agosto, c’è Il “Palio delle Contrade”, dove ben sette contrade del comune di Altino si cimentano nell’uso più estroso e saporito di questo prodotto tradizionale, valorizzandolo in altrettanti menu completi, che vengono poi degustati sia dai numerosi visitatori, che da una giuria composta da 5 esperti gastronomi che ne valuta tutti i menù realizzati utilizzando una scheda tecnica specifica, tenendo conto anche di altri parametri. La contrada che totalizzerà il punteggio più alto vincerà di diritto il Palio culinario.
È solitamente un ingrediente fondamentale per varie ricette tradizionali come con la pasta con aglio, olio e peperone trito, con la pizza e ‘ffójje’, con le sarde salate, con le uova (peparuole e ove) con i legumi e come condimento per la pasta. Nel Pescarese il peperone dolce viene chiamato “fuffellone”, “feffellone” o “bastardone” e tradizionalmente viene usato fritto e intero in accompagnamento con le sarde, secco per il brodetto di pesce.
Un utilizzo sicuramente singolare e relativamente innovativo del Peperone dolce di Altino, lo troviamo negli impasti per pizza, (dove io personalemte mi sono cimentato ultimamamente con ottimi e lusinghieri risultati, che vi illustro in questo breve video ) : e di cui potete vedere nelle foto in basso, sia i panetti di impasto per pizza da poco realizzati, con l’aggiunta di Peperone dolce di Altino e relative pizze con esso preparate…)
…, proponendo così una significativa alternativa per la preparazione di suddetti cibi
….
Per altre info e riferimenti sul “Peperone Dolce di Altino – Oasi di Serranella” potete clicccare “mi piace” sulla Pagina Facebook dell’Associazione di Tutela.
Nicola SALVATORE
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