La Mia Festa della Pizza Margherita a 127 anni dalla sua Nascita
Posted on 15 giugno 2016
Com’era, com’è e come sarà
Era il 9 giugno del 1889 quando nasceva la famosa pizza Marghehrita. Fu Don Raffaele Esposito, il più celebre pizzaiolo di Capodimonte a Napoli, a far assaggiare alla Regina Margherita, e al suo consorte Umberto I, la pizza con pomodoro, mozzarella e basilico. Fu proprio la sovrana a concedere al pizzaiolo di poter chiamare la pizza con il suo nome. Così il giorno dopo nella sua pizzeria “Pietro il Pizzaiolo” situata in Via Sant’Anna di Palazzo, nel cuore di Via Chiaia, Esposito iniziò la vendita di quel che ancora oggi è la pizza più stimata al mondo, nonchè il simbolo più genuino dell’Italia gastronomica.
Una storia antica che si riallaccia all’odierna ricerca da parte del consumatore di prodotti genuini e figli della tradizione. Non è un caso la scelta dello chef Salvatore di usare nel punto pizza di Chieti Scalo “Gli Artigiani della Pizza”, i prodotti a chilometro zero, forniti dai produttori locali del circuito Campagna Amica di Coldiretti, o made in Italy, necessari per la preparazione di quella che si può definire una vera e propria “Pizza della Salute”.
“Secondo le ultime dichiarazioni dell’oncologo Umberto Veronesi, la classica pizza italiana, ovvero quella realizzata con ingredienti preferibilmente locali o italiani al 100%, e secondo le migliori conoscenze tecniche di impastamento e confezionamento, è già di suo un vero e proprio toccasana per la nostra dieta alimentare. La fondazione che porta il nome del noto oncologo ha eletto la pizza quale regina indiscussa della sana alimentazione”.
“E le motivazioni sono molteplici; a partire dalla salsa di pomodoro, abitualmente usata nella pizza tradizionale, che contiene licopene, una sostanza antitumorale, anti-invecchiamento e antiossidante che si sprigiona ai massimi livelli proprio durante la cottura ad alte temperature. Poi il sale che dev’essere rigorosamente iodato, l’olio extravergine d’oliva ricco di vitamina E e vitamina C, la mozzarella e, prima di ogni altra cosa, la farina che dev’essere ricca di fibre, quindi poco raffinata e preferibilmente proveniente da agricolture biologiche”.
Presente all festa anche Giuseppe Scorrano, produttore di Pianella e presidente dell’associazione Agrimercato d’Abruzzo Campagna Amica il quale, durante una dimostrazione pratica di macinatura del grano a pietra, ha ribadito l’importanza del collegamento tra il piatto, in questo caso la pizza, e gli ingredienti usati per la preparazione. “In agricoltura si è perso tanto – ha sottolinetao Scorrano – le industrie hanno imposto cosa e come coltivare. Nella nostra agricoltura dobbiamo crederci”.
Farro, solina e saragolla: questi i grani naturali tipici della regione Abruzzo coltivati in biologico da Giuseppe Scorrano e usati da me per la preparazione della mie pizza di qualità. “Usare prodotti come questi, non può che regalare una percezione positiva e trasmettere tanto benessere. La pizza della salute potrebbe quindi aiutare a vivere bene, con più gusto e più a lungo”.
Portabandiera di “un progetto di formazione nato qualche anno fa in collaborazione della Imprendo School – come ha spiegato anche Antonio Maiello, presidente dell’ente formativo – che mira a formare pizzaioli professionisti con un percorso completo di 400 ore riconosciuto dalla Regione Abruzzo. Abbiamo dato e diamo la possibilità ai ragazzi di imparare un mestiere e di poter spendere il titolo acquisito anche a livello internazionale”.
QUI’ IL VIDEO DELL’EVENTO:
QUI’ ALCUNE FOTO SULLA RELATIVA PAGINA DEL PUNTO PIZZA:
Ufficio Stampa: Barbara Del Fallo
Organizzatore: Nicola Salvatore
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