LA PATATA DI MONTAGNA DEL MEDIO SANGRO
Posted on 1 dicembre 2019
Comunemente conosciuta come montagnola, la patata coltivata nella zona del Medio Sangro, da cui prende il nome, è prodotta prevalentemente nei comuni di Montenerodomo, Pizzoferrato, Gamberale e Civitaluparella, in provincia di Chieti. È considerata storicamente una pietanza povera ma ha rappresentato e rappresenta oggi, per l’Abruzzo, una risorsa alimentare importantissima, entrata a far parte delle coltivazioni abruzzesi sin dal 1800 circa. La zona infatti, di tipo alto-collinare/montano, per le sue caratteristiche ambientali e climatiche, è vocato alla coltivazione di questo tubero.
Protagonista di molti piatti della tradizione locale, in particolare impiegata nella preparazione di pane e polenta, è e alla base dell’alimentazione contadina. La coltura viene svolta da piccole aziende famigliari, che lavorano la terra con metodi estensivi, a quote che vanno dagli 800 ai 1400 metri s.l.m, su terreni favorevoli alla coltivazione, dove acquisisce le sue caratteristiche organolettiche e la straordinaria capacità di resistere al lungo e freddo inverno; la patata montagnola ha infatti un alto contenuto di sostanza secca e una grande capacità di conservazione. È piuttosto regolare nella forma che si presenta tondo-ovale. Sono due, oggi, le varietà più conosciute e coltivate: la patata Desiree, che ha buccia rossa e polpa gialla, e la Kennebec, con buccia gialla e polpa bianca; hanno entrambe un elevato contenuto di amido e un discreto apporto di proteine e sali minerali.
L’alta qualità delle produzioni l’ha resa la protagonista indiscussa delle tavole rurali d’Abruzzo e della gastronomia locale, consumata e utilizzata in innumerevoli modi: gnocchi, patate lesse o cotte sotto al coppo, polenta bianca e frascarielli, sono solo alcune delle specialità culinarie in cui è impiegata. Una tradizione curiosa e tutta abruzzese la vede lessata e aggiunta all’impasto del pane di cui allunga significativamente la conservazione e la fragranza, donando alla mollica una morbidezza e una plasticità gradevolissimi.
APPROFONDIMENTI
I territori del Medio Sangro, luoghi in cui regnano la pietra, il silenzio e la tradizione, luoghi in cui si celebra la patata, il tubero che dalle Americhe raggiunse i territori montani abruzzesi divenendone vero e proprio simbolo. La patata, come il riso, è storicamente conosciuta come cibo povero, presente sulle tavole dei contadini che la coltivavano.
Diversi autori nel tempo hanno lasciato testimonianze che ne affermano la presenza già dai primi anni dell’800, primo fra tutti il giurista Giuseppe de Thomasis che, in un trattato pubblicato postumo da Benedetto Croce, dichiara che il tubero fosse considerato sol un “pomo cotto (…) derrata insalubre e inutile” e per questo motivo se ne abbandonò la coltura. Il successo mondiale avvenuto negli anni seguenti è dovuto alla sua natura, una pianta adattabile a tutti i terreni e a vari climi, a un’elevata disponibilità e ai costi non troppo alti; probabilmente la carestia del 1817 ne permise la diffusione anche nelle zone costiere e ne aumentò la presenza sulle alture. Nel tempo la patata ha riacquistato il posto che merita, è entrata nelle cucine delle corti ed è divenuta ingrediente principale di molte ricette gustose che si tramandano da generazioni e arrivano oggi sulle nostre tavole.
I territori abruzzesi del Medio Sangro sono interessati dallo sviluppo di un turismo naturalistico che apprezza più di ogni altra cosa il consumo di prodotti e piatti tipici, genuini, di “fattoria” e la patata montagnola è uno di questi, trattato con meticolosa attenzione dai produttori locali durante tutto l’anno: la semina avviene nei mesi di marzo e aprile, messa in rotazione con cereali e prati su un terreno preparato durante l’estate. Le caratteristiche del territorio e la presenza di allevamenti zootecnici, inoltre, permettono una riduzione notevole dell’uso di concimi chimici, ridotti quasi a zero, a favore di una coltivazione estensiva e di una preziosa concimazione naturale.
I PRODUTTORI
Comune di Montenerodomo
Azienda Agrituristica Fonte la Spogna, C.da Lago Saraceno, 1, tel. 0872 960225
Azienda Agr. D’Orazio Anna, C.da Selvoni, 4
Azienda Agr. D’Orazio Rosa,C.da Selvoni, 2
Azienda Agr. Tamburrino Nicola,C.da Selvoni, 31
Azienda Agr. Pasquarelli Nicola, C.da Casale, 2
Comune di Pizzoferrato
Azienda Agr. Casciato Domenica, C.da Castiglione, 1, tel. 0872 946682
Azienda Agr. Di Sciullo Marina, C.da Collalto, 8, tel. 0872 946455
Azienda Agr. Ragnelli Clara, Casale Coltellacci, tel. 0872 946339
Azienda Agr. Cimone Antonio Carmine, Via Pineta Paese, tel. 0872 946200
Azienda Agr. Di Paolo Pietro, C.da Casale Minco D’Adamo, tel. 0872 946428
Azienda Agr. Di Paolo Pietro, Casale Greci, tel. 0872 946823
Azienda Agr. Di Paolo Albino, Casale Greci, tel. 0872 946417
Azienda Agr. Pasquarelli Elgilde, Casale Pasquarelli, tel. 0872 946679
Azienda Agr. Tarantini Maurizio, Casale Peparuoli, 6, tel. 0872 946521
Azienda Agr. Di Sciullo Palma, Casale Fortunati, tel. 0872 946638
Azienda Agr. Di Sciullo Domenico Giacinto, C.da Collalto, tel. 0872 946406
Azienda Agr. Pasquarelli Florinda, Casale Fortunati, 14
Azienda Agrituristica Aia Verde, Casale Cortellacci, tel. 0872 946339
www.aiaverde.com
info@aiaverde.com
Comune di Civitaluparella
Azienda Agr. Pasquarelli Cecilia, Masseria Calicieri, 1, tel. 0872 945133
Comune di Gamberale
Azienda Agr. D’Andrea Oreste, Casale Costantini, tel. 0872 947548
Azienda Agr. Pasquarelli Antonio, Casale Colicchi, 1, tel. 0872 947523
Fonte: Slow Food Abruzzo – Molise
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