LE LENTICCHIE DI SANTO STEFANO DI SESSANIO PRESIDIO SLOW FOOD (E COME USARLE) IN 4 (+1) RICETTE
Posted on 11 dicembre 2019
Sono scure, saporite e piccolissime, e non hanno bisogno di alcun ammollo preliminare. Con pochi millimetri di diametro, globose e di colore marrone-violaceo, le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, Presidio Slow Food dal 2002, crescono oltre i mille metri di altitudine sulle pendici del Gran Sasso, nel Parco Nazionale. E sono lenticchie speciali, perché biotipo preciso selezionatosi in questa zona fin dall’anno 998. Ancora oggi, come mille anni fa, vengono seminate a fine marzo e raccolte ad agosto, ma si consumano essiccate durante tutti gli altri mesi: “ Sono lenticchie preziose che non hanno bisogno di diserbanti né di concimi chimici – spiega Giovanni Cialone, referente del Presidio Slow Food – purtroppo però se ne producono poco, in aree marginali e difficili, senza l’aiuto di mezzi meccanici e con molto lavoro, il processo produttivo è rimasto quello di mille anni fa”.
A raccontarci le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio è oggi Giovanni Cialone, referente del Presidio Slow. Leggi qui l’intervista.
Le nostre 4 (+ 1) ricette a base di Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio Presidio Slow Food.
ZUPPA DI LENTICCHIE – ricetta tradizionale
VELLUTATA DI LENTICCHIE E BACCALA’ CROCCANTE – ricetta innovativa
CAUCIONITTI RIPIENI – ricetta Bio
MINESTRA DI LENTICCHIE E SELLARI – ricetta light
INSALATA DI LENTICCHIE NATALIZIE – ricetta 15 minuti
Carta d’identità delle Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio Presidio Slow Food
Nome: Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio
Denominazione: Presidio Slow Food
Data di nascita: 2002
Luogo di nascita: Santo Stefano di Sessanio
Ingredienti: minuscola lenticchia di pochi millimetri di diametro
Segni particolari: piccola e molto saporita, globosa e di colore scuro, marrone-violaceo
Produzione: cresce oltre i mille metri di altitudine solo sulle pendici del Gran Sasso, nei territori incontaminati del Parco Nazionale, su terreni poveri di montagna (calcarei ) nei comuni di Santo Stefano di Sessanio e alcune aree dei comuni limitrofi in provincia dell’Aquila. La semina avviene a fine marzo e la raccolta tra la fine di luglio e la fine di agosto. Le lenticchie maturano in modo scalare e anche in tempi diversi, secondo l’altitudine del campo. A volte trascorrono 15 giorni tra la falciatura, quasi sempre manuale, e la battitura: le piantine falciate, se lasciate sul campo – prima accumulate in piccoli covoni e poi ammassate sotto la protezione di un telo – nutrono comunque i semi portandoli a maturazione
Valore energetico: 291 kcal per 100 grammi di prodotto secco
Fonte: Olga Capobianchi – Typi.it
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