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Quì il Link per vedere il VIDEO Completo –
Pizza e birra è per me un abbinamento fin troppo ovvio e scontato, oserei dire quasi banale, senza per questo voler offendere ne messer Gambrinus ed i suoi adepti … ne tanto meno i tanti bravi produttori di birra specie di quelle vere artigianali, di cui sono comunque un buon estimatore.
Ma per questa estate sembra che l’abbinamento favorito sarà proprio quello con Sua Maestà Re Bacco.
La mia predilezione per questa bevanda non è certo nuova … e risale al 2008, anno in cui organizzai un apposito concorso “Pizza & Vino”, presso la Fiera ECOTUR in quel di Montesilvano. di cui potete vedere una testiomonianza video quì in basso, (dove vengono tra l’altro anche espresse diverse tematiche a me care come l’tilizzo delle produzioni Bio regionali all’interno del mio progetto Pizza), ecc…
Era il 24 aprile del 2008 – L’annuale edizione di Ecotur si era appena conclusa decretando l’ingresso della fiera nella maggiore eta’ con la XVIII rassegna. Per l’allora Associazione regionale pizzaioli abruzzesi “Pizz’Abruzzo Doc” e’ stata fonte di buon auspicio per un esordio importante e la presentazione di nuove partnership: il lancio in anteprima mondiale del concorso per il miglior abbinamento “Pizza & Vino”.
Che vedeva la presenza di tre grandi aziende di supporto quali il centro Agriverde di Ortona sponsor ufficiale del concorso, la DD Water di Villamagna specializzata nell’installazione e manutenzione di impianti di spillatura e microfiltrazione d’acqua, la quale non deve mai mancare su ogni buona tavola e con ogni abbinamento… e per dimostrare che non eravamo assolutamente di parte …la Pajm Bier, produttrice artigianale di birra tedesca, immancabile bionda accompagnatrice della pizza.
Dal venerdì alla domenica si e’ creato il consueto affollamento attorno allo spazio riservato a Pizz’Abruzzo DOC e soci, che ha offerto ai visitatori la Ventricina della macelleria Di Paolo di Carpineto Sinello, sede del neonato “Museo del Maiale”, le gustose quanto particolari pizze a base di prodotti tipici abruzzesi come l’aglio rosso di Sulmona per le marinare, i rinomati peperoncini sott’olio del presidente Salvatore e l’immancabile “Viagra d’Abruzzo” accompagnato, per l’occasione, dal vino piccante “Vinagra”.
Al contempo, una schiera selezionata di maestri pizzaioli si e’ cimentata nell’abbinare le pizze preparate al momento ai vini delle migliori cantine di Agriverde: “Attraverso il concorso si e’ voluto dare nuovo slancio e stimolo a questo genere di unione gia’ forte all’estero” – “che merita di essere affiancato a quelli usuali in virtu’ della nostra tradizione storica”.
Tra dirette televisive e assaggi da parte del pubblico, domenica mattina si e’ “consumata” l’amichevole battaglia tra i pizzaioli a suon di pala e bicchieri di vino sapientemente abbinati. La giuria, composta da Fania Basciani (nutrizionista), Alessandro Bocchetti (Gambero Rosso) e Liberatore Stanislao (giornalista) ha così decretato i seguenti vincitori:
Io stesso proposi (ovviamente fuori concorso) una pizza speciale per l’occasione: “MARE e MONTI all’ABRUZZESE” arricchita da zafferano aquilano, tartufo del Medio Sangro e gamberoni dell’Adriatico. La stessa e’ stata abbinata al polivalente Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo, preferito nella maggior parte degli abbinamenti dai maestri pizzaioli, nelle versioni “Solarea” e “Piane di Maggio” della Agriverde.
Diventare un vino «gastronomico» con la pizza; al Sorrento rosé, il primo festival dedicato a questa tipologia che ha richiamato oltre 60 imprenditrici del settore da tutta Italia, è stata messa una pietra miliare nella storia del rosato.
Un vino emergente e intrigante, ma ancora afflitto da luoghi comuni. Donatella Cinelli Colombini, presidente delle Donne del Vino, prova a sfatarli e riscattare il rosé suggerendo, appunto, un abbinamento dal sapore tutto italiano: con la pizza, un matrimonio perfetto «per un pasto da consumare senza cravatta: entrambi stanno vivendo un momento di rinascita, sono sempre di più prodotti di qualità del made in Italy». L’anello di congiunzione? Il pomodoro, con il suo giusto punto di acidità.
Attenzione: «Non è vero che è sempre rosa, che è un vino da donne, non si beve solo d’estate, né soltanto per aperitivo o con il pesce, niente di più sbagliato pensare che non sappia invecchiare, che vada servito ghiacciato o che sia economico».
Mandando in pensione questi falsi miti si riuscirà – le Donne del Vino ne sono convinte – a scalzare il binomio pizza-birra («Solo in Italia esiste») preferendo l’accoppiata con il vino. Il rosé (anzi, «cominciamo a chiamarlo all’italiana, rosato»), è uno dei vini più versatili e dalle grandi potenzialità e quella del 2017 sarà la sua estate: «La produzione mondiale si attesta sui 22,7 milioni di ettolitri, pari a circa il 10% dei vini consumati in tutto il mondo e l’Italia è il secondo esportatore in volume con il 16%». Solo negli Usa, nel 2016, le vendite di vino rosato sono salite del 6,8% con un fatturato di oltre 816 milioni di dollari.
LIDIA BASTIANICH: «CON LA PIZZA L’AMERICA AMERÀ IL ROSATO»
Ottimo risultato, se si pensa che soltanto il 12% degli americani beve vino. Ce lo racconta Lidia Bastianich, cuoca, ristoratrice, imprenditrice, scrittrice e Donna del Vino americana. Nata a Pola e trasferitasi all’età di 12 anni negli States, è uno dei volti più conosciuti d’America nel mondo del cibo e della cultura italiana.
Il suo amore per il vino lo testimonia in occasione della prima edizione di Sorrento Rosé: festival dei vini rosati che si è appena concluso, a Sorrento, e di cui lei è stata madrina. «La cultura del vino oltre oceano – spiega la Bastianich, madre di Joe, noto giurato di Masterchef Italia – ha ancora molto da raccontare e noi ristoratori abbiamo il compito di educare la nostra clientela e di formare il nostro personale.
Nei principali locali che abbiamo in America proponiamo carte dei vini che comprendono migliaia di etichette italiane e tra queste c’è anche il vino rosato che è ottimo servito tutto l’anno non solo con gli abbinamenti più classici, ma anche con la pizza che è il cibo italiano più diffuso nel nostro Paese».
E proprio il vino rosato è tra i preferiti di Lidia Bastianich che in Friuli, dal 1977, produce vino. Se le sue etichette più note sono il Vespa Bianco e il Vespa Rosso, l’azienda vinifica anche da cinque anni un rosato di Refosco che viene venduto solo in America nei suoi locali: «Il rosato italiano è ideale per aiutare i nostri clienti ad avvicinarsi al mondo del vino perché in grado di trasmettere con semplicità e piacevolezza profumi e aromi di una terra, come quella italiana, così ricca di vitigni autoctoni».
LE DONNE DEL VINO
Le Donne del Vino sono un’associazione che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella sua filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi 750 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. (www.ledonnedelvino.com)
Hanno portato alta la bandiera anche la delegazione abruzzese, capitanata dalla responsabile regionale Jenny Viant Gomez, Aurelia Elisa Mucci di Cantine Mucci, Caterina Cornacchia di Barone Cornacchia, Martina Salvi in rappresentanza di Masciarelli e i vini di Tenuta I Fauri.
Le Donne del Vino, promuovendo l’abbinamento pizza-vino rosato, hanno fatto registrare un vero e proprio boom di vendite per i rosati destagionalizzandone il consumo.
Anche il mitico Simone Padoan, tra i più blasonati pizzaioli d’Italia (più volte sul podio della guida del Gambero rosso) la pensa in modo opposto: «Birra? – L’abbinamento ideale per la pizza è lo Champagne o, in alternativa, un buon vino rosato» è la scelta del veneto Padoan – «La pasta della pizza — spiega — è croccante e morbida assieme, si sposa in modo perfetto con i profumi di pane dello Champagne.
Sembra strano, ma qui è davvero richiesto, noi lo serviamo anche a bicchiere, come quello di Raymond Boulard.
Che dirvi quindi: …
….anch’io per le mie pizze doc abruzzesi in tutta sincerità preferisco Vini rosati ovviamente abruzzesi ed in particolare il Cerasuolo d’Abruzzo nella versione BIOLOGICA, coerentemente con buona parte degli ingredienti che utilizzo nelle mie pizze … – pur non disdegnando come già detto – qualche buona birra artigianale…!
Lo scoprirete nel prossimo articolo ad esso dedicato … in abbinamento a delle speciali pizze che realizzerò in appositi eventi ad hoc!
Nicola SALVATORE
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