Quando la puzza di fritto diventa un reato, addirittura punibile con pesanti sanzioni !

Posted on 10 luglio 2017

La notizia forse vi sarà gia apparsa sulla timeline di qualche social, o se ancora non è successo sarà la notizia raccontata da quello che racconta questo genere di notizie durante il prossimo aperitivo estivo, quando il fenomeno magari è più sentito, vista la consuetudine a tenere maggiormente aperte finestre e finestroni, e: “la puzza di fritto in condominio diventa illegale.”

Il fatto è questo: nel mese di aprile dell’anno in corso, con una sentenza la Cassazione ha sancito la nascita delle “molestie olfattive”. Con essa, fumi, odori e rumori molesti vengono inquadrati nel reato di “getto pericoloso di cose”, e diventano di fatto illegali.

Secondo la ricostruzione del Sole 24 Ore, la sentenza è nata in seguito ad una lite tra vicini di casa, in cui i proprietari di un appartamento erano stati accusati dagli altri inquilini del palazzo di “aver provocato”, si legge nell’articolo, “continue emissioni di fumi odori e rumori molesti dalla loro cucina.” Così, nella lista dei colpevoli è finito anche il fritto.

La vicenda non è certo nuova per le cronache, e va a toccare ancora più da vicino ristoranti e pizzerie, quando nel settembre del 2014, ai vicini  di un noto locale, non piaceva la pizzeria “fumosa” con la canna fumaria sporca e difettosa.

Occhio e naso quindi, alla Emissione di fumi in atmosfera, perché sarà un aspetto sempre più attenzionato dalle autorità competenti…!


forno-pizzeriaAnche se vi sarà utile sapere che: in caso abbiate necessità di installare una canna fumaria per l’apertura di una nuova pizzeria sita in un condominio …

…il condominio non si può opporre all’installazione della canna fumaria, ma può solo esigere che l’installazione sia a norma di legge.

In tutti i casi in cui si debbono effettuare interventi sull’esterno del palazzo è obbligatorio richiedere il permesso del comune ed è necessario il progetto di un tecnico.

Questa tipologia di interventi, infatti, non rientra tra quelli liberalizzati. Non occorre, invece, il via libera del condominio, dato che per legge, ossia come stabilisce l’art. 1102 del Codice civile, infatti, “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.

A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa”. In pratica ciascun proprietario ha diritto ad un uso più intenso delle parti comuni e l’assemblea non si può opporre.

Peraltro in questo caso non è neppure previsto il cambio di destinazione d’uso del locale, purchè questo fosse già in precedenza un esercizio commerciale!

canna-fumaria-rameSulla specifica questione della canna fumaria di un ristorante, peraltro, c’è anche un intervento del Consiglio di Stato che con la sentenza n. 11 del 3 gennaio 2006, che ha ritenuto legittimo il permesso di costruire una canna fumaria, rilasciato dal Comune ad un condomino pur in presenza di parere negativo espresso dall’assemblea, in quanto, appunto, l’assemblea non può porre limiti di questo tipo, ma solo, eventualmente pretendere l’applicazione di tutte le norme di legge e di sicurezza.

Chiaramente per ottenere l’autorizzazione il proprietario ha l’obbligo di realizzare l’impianto rispettando tutte le norme di legge in materia di sicurezza, rispetto delle distanze e altro. Quindi a meno che non sia possibile dimostrare che l’impianto non è a norma, il condominio non può in alcun modo contestare i lavori.

Fonte: Associazione Geometri Fiscalisti


ascella-briatore-1Ma voglio concludere questo articolo riportando questo discernimento Semi-serio di una scrittrice …  che sa di grafica…! Tale Paola De Pillo;

Quindi la puzza di fritto diventa reato?
Addirittura punibile con pesanti sanzioni?

Perciò ora possiamo denunciare la nonna della porta accanto che cucina le crispelle ai nipoti, ricavandone una soddisfazione perversa?
È questo lo scopo?
Non capisco perché poi però, alle Poste o su un autobus, si manifestano flash mob di ascelle assassine nel cui incavo Michael Jackson e i suoi ballano Thriller e non puoi denunciare nessuno.

O quando fai la fila alla ASL, per ore e ore e lo stordimento da esalazione di effluvi corporali della comunità lì radunata ti fa perdere la cognizione spazio-temporale e non puoi dire niente. Al massimo puoi applicare la soluzione: “se non puoi combatterli unisciti a loro”.

E vogliamo parlare della fiatella di certi interlocutori?
Che ci provi pure a dirgli “Aho, madonna ma quanto ti puzza st’alito?!?!”
Davvero? Così tanto?
“Vedi tu, stiamo parlando al telefono”.

E accettiamole ste caramelle dagli sconosciuti, per la misera!

Questa è roba che dovrebbe prevedere sanzioni, ma non con multe, piuttosto l’uso diretto del Napalm. Si sa che il fuoco purifica e disinfetta.

E ma niente, è nella natura dell’uomo disdegnare innocui odori di cucinato il cui risultato è quello di regalarti infine una hola delle papille gustative e accettare invece il mondo di Quark sotto le ascelle.

Signori, ma puteme vince la guerra???


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