Ristoranti al tempo del Coronavirus: come reagire, e focalizzarsi sull’unica cosa che conta; costruire!
Posted on 28 marzo 2020
IL BIVIO
E così, le strade delle città si svuotano.
Ora si combatte la guerra contro il virus che tiene tutti sotto scacco.
Una prima amara constatazione: c’è timore del domani, di quel che ci aspetta, di quanto tempo ci metteremo a rialzarci. Sarebbe da ipocriti negarlo. Questa sensazione esiste, è comprensibile e la condividiamo tutti. Noi ristoratori nel particolare, siamo stati abituati ad affrontare l’imprevisto, ma ad un imprevisto di questa portata davvero nessuno era preparato.
Eppure siamo gente cazzuta, direi anche cazzutissima, e prima di alzare bandiera bianca le proviamo tutte. TUTTE. SEMPRE. Abbiamo la grande capacità di reinventarci e, ancora una volta e mai quanto oggi, siamo chiamati a farlo.
Dopo un paio di lacrime di rabbia e preoccupazione, sfuriate con amici e colleghi nel discutere la situazione, una giornata di assimilazione del cosa sta succedendo, è tempo di riconoscere le due sole strade percorribili ed imboccarne una, una volta per tutte.
- Stare fermi , aspettando che passi, incazzandoci e facendoci prendere dal panico, parlando tanto e facendo poco
- Reagire, e focalizzarsi sull’unica cosa che conta: costruire.
Nel primo caso, nulla di buono ne uscirà fuori. Ci si avvelenerà il fegato e si perderà la più grande risorsa che spesso a noi ristoratori manca: Il tempo. Chi invece sceglie di reagire, ragiona su come usare questo tempo in modo COSTRUTTIVO, consapevoli che un’azione — anche piccola — può avere un grande impatto nel breve e nel lungo termine.
E’ ciò che in tanti chiamano butterfly effect: l’azione di oggi può contribuire a generare cambiamenti importanti, per noi e per gli altri; può aiutare a ridisegnarci, a ricalcolare i nostri tratti distintivi.
QUATTRO MODI PER COSTRUIRE.
Abbiamo raccolto alcune storie di ristoratori che hanno scelto di costurire, a cui riconosciamo lo sforzo, il valore dell’iniziativa, la capacità di rispondere con positività ad una situazione complessa che può metterci in ginocchio, consapevoli che possono diventare spunto e fonte di ispirazione per tutti.
Sono solo alcune attività con cui siamo entrati in contatto, sicuri ci siano ancora decine e decine di forme di attivismo in tutta Italia. Le iniziative portate avanti in questi giorni seguono quattro filoni:
UNO: SUPPORTO ALLE AZIENDE OSPEDALIERE.
La lunga lista di iniziative non può che partire con quella più bella, che racconta il cuore e la solidarietà di decine di ristoratori che hanno riaperto le cucine e si mettono ogni giorno a disposizione degli eroi di questo momento: medici e infermieri. E le buone azioni sono come il virus: contagiose. Infatti, da un gesto, ne sono nati tantissimi altri, che siamo fieri di condividere.
Lancia un appello ai ristoratori del milanese per poter garantire un pasto caldo ai medici dell’Ospedale Sacco, ma con il supporto di altri ristoratori, oggi le consegne sono intensificate sul territorio arrivando anche al San Raffaele, Fatebenefratelli, Policlinico, San Carlo e San Giuseppe e, in provincia, al Bassini di Cinisello Balsamo.
Meraviglioso impegno che si riconosce anche in tanti altri comuni, tra cui Pavia, con il movimento #unitiperpavia e Adria, dove il Pub L’Orso, la Rivendita Il Tozzo e la Pizzeria Pizza Smile di Gabrio Tessarin offrono generi alimentari. Anche Federico Giovannelli del Barotto di Torino dimostra il suo contributo all’Ospedale le Molinette, Claudia Fonio di Al Pum Rus all’ospedale di Novara, e tanti tanti altri che, da soli o insieme ai vicini colleghi, stanno dando il loro contributo. Sarà difficile dimenticare tutto questo.
DUE: UN DELIVERY SPECIALE.
In tantissimi, trovandosi di fronte alla necessità di dover chiudere i propri locali al pubblico, si sono attrezzati (in tempo record!) per effettuare consegne in delivery. Tra questi, in parecchi si sono distinti per aver organizzato una formula delivery non ordinaria, che in qualche modo strappa un sorriso e lascia il segno. Ad esempio:
A Messina; regala il dolce ed un coupon da utilizzare nel locale appena tutto sarà finito, stimolando un ritorno del cliente.
A Perugia; organizza Il Pranzo della Domenica proponendo 4 diversi set-Menu per una coccola speciale.
Accompagna le consegne con le pinsette calamite in omaggio che riportano la frase #AndràTuttoBene.
Appendono al sacchetto un cartoncino con scritto: “andrà tutto bene” e si consegna il prodotto di punta: le Crescentine, per ribadire l’Identità Differenziante. Regalano anche uno splendido dolce del tricolore italiano.
In occasioni come queste, il delivery non è semplicemente un’iniziativa volta a guadagnare, anzi, come testimonia Stefano della Corte dei Ciliegi, diventa un modo – quando possibile – per esserci ancora per i clienti fidelizzati e non solo, riscoprendo il senso di coesione e famiglia tra i collaboratori.
TRE: RIORGANIZZAZIONE INTERNA E MIGLIORIE.
Insieme alle iniziative che vedono il ristoratore ancora attivo rispetto alla comunità e ai clienti, è importante evidenziare l’impegno di chi usa il tempo per agire internamente e riprendere in mano cose lasciate in sospeso, per il poco tempo avuto a disposizione.
Francesco de Francesco è uno dei tanti ristoratori che lavora a pieno ritmo in questo senso. Si riscrivono procedure, moduli, archivi di ricette. Si fa un lavoro di strutturazione e ristrutturazione interna; si agisce sugli strumenti di comunicazione trascurati e si apportano migliorie rimandate da tempo.
Si studia. Si leggono libri lasciati a prendere polvere sul comodino perchè la stanchezza dopo giornate di lavoro infinite, è sempre stata tanta.
QUATTRO: INTERAZIONE E COMUNICAZIONE COSTANTE.
Si perde il conto dei ristoratori che da subito ha messo in moto il pensiero creativo e ha iniziato a rimanere vivo e attivo sui canali social, con la voglia di rimanere nella mente dei clienti, ma soprattutto cogliendo l’occasione per raccontarsi in modo nuovo. Vediamo alcuni esempi, ma davvero ce ne sono molti altri ancora:
INIZIATIVA: Vi presento il mio team. Nel fermarsi si rimette a fuoco il valore del team, cuore dell’impresa, che nei momenti di difficoltà ancora una volta dimostra di saper fare la differenza, con l’azione e con lo spirito. Si dedica quindi un post ad ogni membro del team. In più, anche il primo party virtuale per Saint Patrick, perché è vero che non si può uscire di casa, ma questo non signfica che non si debba continuare a festeggiare!
INIZIATIVA: Top ten musicale. Ronnie racconta il brand Rock Burger in modo nuovo. Lo fa parlando della passione comune alla sua clientela: la musica. Ad ogni puntata sceglie un vinile per stabilire una top ten di musica rock. Cerca un confronto con il pubblico, intrattiene, fa sorridere.
INIZIATIVA: Barricato in casa. Ogni giorno Paolo sceglie una bottiglia della sua cantina e la racconta. Racconta il perchè e come quel vino è arrivato nella sua cantina, le caratteristiche organolettiche ed i perfetti abbinamenti. Una vera e propria scheda romanzata del vino. Ma non si ferma a questo, perchè anche lui come tanti decide di presentare la sua squadra, la sua seconda famiglia.
INIZIATIVA: Festa del Sorriso. Mentre tiene vivi i social in queste settimane di chiusura anche lui raccontando il suo team, Silvio rimanda ad una grande festa, la festa del sorriso che si terrà il giorno di riapertura, premiando il più bel sorriso con una fresca birra. Si incita a guardare avanti, si crea un elemento di attesa e di gioia per quando tutto finirà.
INIZIATIVA: Oggi cucino da casa. Una piccola rubrica di cucina, dove giornalmente si propongono ricette semplici da poter realizzare a casa.
INIZIATIVA: Bancone virtuale del Pub. Lanciano un gruppo Facebook per i clienti che funzioni da bancone virtuale: un posto dove continuare a interagire e condividere contenuti legati alla birra.
INIZIATIVA: Prova a vincere una cena per due. Vittorio pubblica un video dove racconta che durante la pulizia della sua libreria, ha trovato uno strano reperto archeologico. Sfida quindi ad indovinare cosa sia, e chiunque indovinerà vincerà una cena per due presso Da Vittorio Ristorante.
Nel mondo della pizza splendide iniziative da parte di Nicola Salvatore Pizza Abruzzo Doc che racconta come ci si forma per diventare pizzaioli, e dai tanti – come la Pizzeria 4 stagioni che rivelano i segreti per fare la pizza in casa o altri trucchetti del mestiere.
E DOMANI?
Domani arriverà la ripresa, il giorno in cui tutto quello che stiamo vivendo sarà solo un amaro ricordo, il racconto di un’impresa che abbiamo dovuto affrontare a denti stretti, il tempo in cui ci siamo dovuti fermare, riscoprendo forse nuovi modi di avvicinarci (virtualmente) alla gente, comunicando e dimostrando non solo cosa facciamo, ma soprattutto CHI SIAMO.
Pensiamo a REAGIRE e COSTRUIRE, a tenerci pronti a ripartire alla grande.
Domani le strade torneranno a vivere.
Riapriremo le porte dei nostri locali con un bel paio di costole rotte, ma con uno spirito nuovo e con la consapevolezza che ancora una volta siamo stati più forti noi, che ancora una volta il sorriso non ci è mancato nonostante tutto, che ancora una volta, saremo noi ristoratori a vincere la battaglia.
#Daicazzo
Fonte: Francesca Falchi
Marketing Manager
RISTORATORETOP
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