RoDyMan: il pizzaiolo del futuro !?
Posted on 6 novembre 2017
La notizia non è recentissima, ma è di quelle che lascia certamente un tantino perplessi … ma non più di tanto, visti i fulminei e ripetuti tentativi della scienza robotica di sostituire l’uomo nei settori più disparati …!
Ma tranquillizzatevi, almeno per questa e per le prossime generazioni a venire i Pizzaioli (almeno quelli bravi e professionisti non rischiano il pericolo di estinzione), anche perché i costi dei nostri eventuali sostituti al momento non sono accessibilissimi !
E’ proprio un robot ed è costato 2,5 milioni di euro. Ha mani a 5 dita e ha “studiato” impasto, preparazione e messa in forno da un maestro della pizza come Enzo Coccia.
Certo, gli mancano le gambe. Ma con le mani fa una pizza strepitosa, o almeno ci prova. E’ RoDyMan, acronimo di Robotic Dynamic Manipulation, e sembrerebbe essere il pizzaiolo del futuro: il frutto di un progetto di ricerca dell’European Research Council (che ci ha messo su 2,5 milioni di euro) e realizzato interamente a Napoli, presso il Prisma Lab della Federico II, sotto la guida del professor Bruno Siciliano.
RoDyMan rappresenta una delle sfide più attese e difficili della robotica. Si tratta infatti di replicare in una macchina abilità che sono frutto dell’evoluzione biologica e culturale dell’uomo: in questo caso impasto, preparazione e cottura in forno di una pizza.
Se lo si vede dietro il bancone da lavoro, RoDyMan pur senza il grembiule ha movenze che lasciano a bocca aperta per quanto simili a quelle di un pizzaiolo doc. Ha addirittura dita e pollici opponibili, non bastasse munite di sensori tattili: forse la novità che più potrebbe rivoluzionare il domani dei robot industriali.
Presentato a Napoli la scorsa primavera, RoDyMan ora è in fase di pieno sviluppo dopo aver “studiato” proprio come un allievo in carne ossa da un’autentica istituzione a Napoli in fatto di pizze: Enzo Coccia, che per permettere la buona riuscita dell’esperimento – e dunque la ripetizione pedissequa dei suoi movimenti e delle tecniche utilizzate grazie alla memorizzazione di essi attraverso una telecamera a raggi infrarossi – ha indossato una “suite biocinetica”.
Ma non vi preoccupate, non faremo la fine di Futurama: la ricerca infatti non è tesa a creare delle macchine in grado di fare la pizza. Come potrebbero d’altronde anche solo avvicinarsi all’impasto unico e personalissimo di un maestro come Coccia?
Piuttosto la manipolazione dinamica e il riuscire a replicare movimenti rapidi e precisi come quelli umani, una volta perfezionata, costituirà un grande passo per tutti quei settori che richiedono un enorme lavoro di manodopera e a velocità spesso troppo poco a misura d’uomo.
Fonte: mangiabevi.it – Francesco Gabriele
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