SAILA; la liquirizia d’Italia, Made in Abruzzo.
Posted on 2 novembre 2019
La liquerizia è un potente rimedio per milza, stomaco e cuore. Ma anche per i problemi causati dal freddo e per le ulcere, ma da utilizzare con attenzione!
Chi non conosce il gustosissimo sapore di liquerizia? Fin da bambini ci venivano offerti bastoncini, rotelle o tronchetti quando avevamo fatto i “bravi”.
E infatti, oltre a piacere molto, la liquerizia (o liquirizia) è da sempre stata adoperata come medicamento.
I bastoncini e i tronchetti di liquerizia sono infatti utilizzati da migliaia di anni per la salute. Bisogna però porre molta attenzione in alcuni casi: anche delle semplici “caramelle” possono infatti causare danni.
Gli studi condotti oggigiorno confermano tali proprietà, tant’è vero che durante alcuni studi scientifici sono stati ottenuti eccellenti risultati nel trattamento delle ulcere gastro-duodenali. La liquerizia, infatti, sembra formare una sorta di pellicola protettiva dello stomaco. L’effetto risultava particolarmente utile anche come protettivo durante l’assunzione di farmaci gastrolesivi.
Utilizzare la liquerizia aiuta a risolvere anche altri problemi gastrointestinali come aerofagia, stitichezza, digestione lenta eccetera.
Anche sul fegato sembra svolgere una marcata azione protettiva.
Ma le sua virtù non finiscono qui: la liquerizia calma la tosse, aiutando a espellere il catarro nei bronchi. Regola gli ormoni femminili (estrogeni) quando questi son o squilibrati o in eccesso.
Aiuta in caso di pressione bassa grazie al suo principio attivo la glicirrizina. Tale componente agisce sui livelli di aldosterone che hanno il pieno controllo della pressione arteriosa.
La “dolce radice” ha anche un eccellente potere dolcificante superiore di almeno 50 volte il tradizionale saccarosio. Non è un caso, quindi, se la ritroviamo in molti preparati erboristici al fine di rendere più gradevole i rimedi.
Tuttavia, nonostante abbia tante belle virtù e pochi effetti collaterali, è indubbio che ci sono casi in cui è bene porre molta attenzione a quanta se ne assume. Il pericolo, esiste in particolar modo in soggetti con alcuni tipi di patologie in atto come, per esempio, l’ipertensione.
Ma in questo articolo voglio porre l’attenzione su di un particolare prodotto che vede protagonista la LIQUERIZIA: Il LIQUORE alla LIQUIRIZIA che è uno dei digestivi meno conosciuti tra quelli appartenenti alla tradizione liquoristica ABRUZZESE 😋
Eppure la Fabbrica della SAILA è situata ancora nella sede storica di Silvi Marina (TE) fin dal 1937 – benché fosse stata fondata originariamente nel 1809 dal chimico teramano Vincenzo Comii in quel di Giulianova proseguita nel 1836 ad Atri quando il cavalier De Rosa organizzò a livello industriale un’attività portata avanti dai Frati Domenicani sin dal cinquecento.
Attualmente la fabbrica produce circa mille tonnellate di caramelle l’anno.
I padri della SAILA che è l’acronimo di Società anonima italiana liquirizia e affini furono due Aurelio Menozzi e Angelo Barbaschi entrambi dipendenti dell’atriana DE ROSA, all’epoca di proprietà del gruppo PARODI.
I due avviarono così l’attività nel vecchio teatro Kursaal di Silvi, che ancora ospita la produzione delle famose caramelle.
Nel dopoguerra la fabbrica ebbe vari sviluppi, caratterizzando la città di Silvi con il suo tipico aroma di liquirizia.
Arrivando a dare lavoro fino a 200 persone. Adesso lo stabilimento ne conta una cinquantina.
Ma quel che conta è che l’azienda silvarola oltre alla posizione geografica ha mantenuto le vecchie ricette con materie prime 100 x 100 italiane.
Tra cui il Liquore alla Liquirizia.
Una azienda Abruzzese che ha saputo mantenere basi e fondamenta Abruzzesi ma che si vede più che mai proiettata verso un roseo futuro grazie all’attuale management e titolarità.
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